Articolo Marco Giraldi

San Giovanni Paolo II il Papa degli Sposi e della Vita

Martedì 18 Maggio 1920-Lunedì 18 Maggio 2020

quest’anno si ricorda il centenario della Nascita di San Giovanni Paolo II.  E’ stato certamente il “primo” Papa dei giovani, ma la cosa ancora più importante e significativa è quella di essere stato il “Papa della Vita”!  La tutela dalla vita, dal concepimento alla morte naturale, era (ma potremo dire anche oggi è) una grande sfida. L’anno in cui salì al soglio pontificio fu l’anno della legalizzazione dell’aborto attraverso la Legge 194 emessa proprio il 22 Maggio. Nella sua Prima Omelia fatta il 22 Ottobre 1978 disse apertamente: “Non abbiate paura aprite anzi spalancate le Porte a Cristo”. Questo era un forte e chiaro messaggio di affidamento completo a Gesù perché soltanto Lui sa quello che c’è nel cuore dell’essere umano. L’anno successivo la Chiesa volle sensibilizzare ogni cristiano istituendo la Giornata per la Vita” celebrata a livello nazionale la Prima Domenica di Febbraio. Fu fortemente voluta da San Giovanni Paolo II insieme ai Movimenti e ai Centri di Aiuto alla Vita presenti in tutta Italia. Va ricordato il primo incontro col Movimento per la Vita il 18 Dicembre 1987 quando disse: “L’Europa di domani è nelle vostre mani. Siate degni di questo compito. State lavorando per restituire all’Europa la sua vera identità e dignità” Nei primi cinque anni del suo pontificato, ha svolto un ampio ciclo di catechesi sulla Teologia del corpo, rinnovando completamente la visione tradizionale della Chiesa sul corpo, sulla sessualità e sul matrimonio. La creazione è un dono che rivela l’essenza della persona, che l’uomo realizza soltanto esistendo «per qualcuno». Il corpo umano, con il suo sesso, racchiude fin dal principio l’attributo sponsale, ossia la capacità di esprimere quell’amore nel quale l’uomo-persona diventa dono. Tale è il valore del corpo umano da oltrepassare la dimensione semplicemente fisica della sessualità.

Il 25 Marzo 1995, giorno della Festa dell’Annunciazione, pubblicò l’Enciclica “Evangelium Vitae” per un richiamo speciale sulla tutela e la promozione di ogni vita umana e per ribadire che ogni persona è sacra e inviolabile sia per chi crede in Dio, che per chi è completamente ateo. Dobbiamo ricordare a questo proposito che l’esempio offerto da San Giovanni Paolo II quando gli venne diagnosticato il Parkinson fu memorabile… continuò la sua missione fino alla fine e non potremo dimenticare le Giornate Mondiali della Gioventù dell’Anno Santo del 2000 a Tor Vergata o nel 2002 a Toronto in Canda, dove, nonostante le sue condizioni di salute, volle fortissimamente parlare a tantissimi giovani presenti.

Nel giorno della domenica delle Palme del 20 Marzo 2005 si affacciò dalla finestra del suo appartamento, salutò e benedì i pellegrini… ma non riuscì a parlare perché aveva subito una tracheotomia. Quelle immagini sono ancora impresse nella nostra mente e nel nostro cuore! Il Venerdì Santo del 25 Marzo, non potendo partecipare di persona alla Via Crucis al Colosseo, la seguì in Diretta TV abbracciando il crocifisso come segno di abbandono totale al suo amore, quasi come dire: “Signore tu sai che io ti amo”.

Infine arrivò fra Venerdì 1 e Sabato 2 Aprile la notizia… il mondo si unì forte e stretto a lui nelle sue ultime ore di calvario fino a quando alle 21,37 fece ritorno alla Casa del Padre.

In quel momento un forte applauso nacque spontaneo fra le tante persone in preghiera. Come l’apostolo Paolo aveva combattuto la buona battaglia, terminato la corsa ma conservato la fede ed ora meritava di ricevere la “Corona di Giustizia”.

Ci ha dato un grande esempio: non bisogna scendere dalla Croce, ma arrivare fino in fondo perché in gioco c’è la Vita.

Lo aveva compreso già da quel giorno in cui vi fu l’attentato per mano del turco Mehmed Ali Agda, quel 13 Maggio 1981 giorno della festa della Madonna di Fatima.

Giovanni Paolo II fu beatificato da Papa Emerito Benedetto XVI il 1 Maggio 2011 e canonizzato da Papa Francesco il 27 Aprile 2014 insieme a San Giovanni XXIII. Quel giorno ci furono “Quattro Papi” in Piazza San Pietro fra cui due santi, uno regnante e uno emerito. Un evento così non si era mai verificato nel corso della storia della Chiesa! Grazie carissimo Giovanni Paolo II per tutto quello che hai fatto, per aver visitato la Prato che tanto lavorava il 19 Marzo 1986 quando la nostra Diocesi era guidata da Monsignor Pietro Fiordelli(1916-2004) vero “Profeta della Famiglia”

Marco Giraldi

Segretario del Movimento per la Vita di Prato